Palazzo Busca
Cultura & Intrattenimento
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Il Palazzo Busca Arconati di origini cinquecentesche offre oggi un assetto riconoscibile fortemente caratterizzato nel 1700, epoca di massimo splendore della famiglia; le sale di maggior pregio nell'ala prospettante Corso Magenta, verso est hanno ricche decorazioni settecentesche dovute ad architetti, pittori e decoratori dell’epoca, ma al piano terreno sono presenti anche frammenti di affreschi risalenti all'epoca della costruzione.

Il Collegio viene insediato occupando, con adattamenti, gli spazi per le esigenze didattiche e residenziali degli allievi con successive trasformazioni, fino al 1881 solo interne ma, con il 1892, ingrandendosi la popolazione scolastica e meglio definendosi le esigenze, con modifiche progressive che alterano l'impianto del Palazzo portandolo nel 1924 ad integrazioni sostanziali con l'aggiunta di un corpo interno di 5 piani, perpendicolare a Corso Magenta, che riduce sensibilmente il giardino ancora riconoscibile nel disegno originale, e nell'immediato dopoguerra alla demolizione dell'ala colpita in parte dai bombardamenti con successiva ricostruzione e con l'alienazione di una cospicua quota d'angolo tra Corso Magenta e Via Morozzo della Rocca.

La parte più importante di restauro conservativo di palazzo Busca è commissionata nel 2001 dalla Fondazione Collegio San Carlo all’architetto Giancarlo Ragazzi che con l’architetto Francesco Ragazzi progetta il recupero totale di Palazzo Busca. Il lavoro di restauro conservativo viene realizzato con l’apporto di architetti e restauratori di alto livello sotto la direzione dell’ Ing. Peduzzi e con la costante supervisione dell’Architetto Libero Corrieri della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano. Con questo restauro conservativo di Palazzo Busca, ultimato nel 2002, viene restituito alla città di Milano un importantissimo patrimonio architettonico e artistico di immenso valore, costituito da numerosi saloni decorati e affrescati tra il 1700 e il 1800 ad opera di artisti famosi come l’architetto e decoratore ticinese Albertolli, il pittore e incisore fiorentino Traballesi e il pittore milanese Andrea Appiani che a Milano diventa il pittore ufficiale di Napoleone. 

Appena ultimati i lavori nel palazzo viene insediato il Museo Temporaneo della Scala che diventa meta turistica e culturale della città e dei turisti data la diretta vicinanza con il Cenacolo e con il complesso religioso di Santa Maria delle Grazie. Ultimato il restauro della Scala il museo ritorna nella sua naturale ubicazione in piazza della Scala. Rimangono all’interno di Palazzo Busca la biblioteca con l’archivio della Scala, visitabile dal pubblico in orari prestabiliti dal Comune di Milano.

cliente

Fondazione Collegio San Carlo

dimensioni struttura

dimensioni: 2.500 m²

credits

Ing. R. Peduzzi, Ing. M. Peduzzi

anno

2003

DRAFT